Principali rischi presenti nelle attività sanitarie
La salute delle persone che lavorano in ambito sanitario è caratterizzata da molteplici rischi presenti all’interno degli ambienti di cura.
I principali rischi a cui gli operatori (medici, infermieri, ecc.) sono esposti sono:
- Rischio biologico (infezioni);
- Rischio chimico (esposizione a sostanze chimiche come disinfettanti, detergenti, ecc.);
- Rischio fisico (rumore, radiazioni ionizzanti, campi elettromagnetici e elettricità);
- Rischio da movimentazioni dei carichi (problemi muscolo-scheletrici);
- Rischio psico-sociale (stress lavoro correlato, burnout, molestie, ecc.).
La valutazione dei rischi per la salute in ambiente ospedaliero rappresenta il punto di partenza fondamentale per la predisposizione dei piani sanitari.
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Il rischio biologico
L’elemento fondamentale associato al rischio biologico è legato all’esposizione sul luogo di lavoro a germi patogeni. Tale esposizione può avvenire attraverso le microlesioni o lesioni del lavoratore, tramite l’utilizzo di oggetti o strumenti taglienti e durante le prestazioni che generano aerosol.
La trasmissione delle infezioni richiede tre elementi:
- una fonte di microrganismi infettanti;
- un ospite suscettibile;
- un mezzo di trasmissione per i microrganismi.
Il rischio da taglio o da puntura
Il rischio maggiore presente in ambito sanitario è rappresentato dalle punture di aghi e dalle ferite da taglio. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 3 milioni di lavoratori del settore sanitario su 35 milioni sono esposti ogni anno al rischio di contrarre infezioni da agenti patogeni presenti nel sangue.
Tra le procedure che coinvolgono oggetti taglienti vi sono ad esempio il prelievo del sangue, l’incannulazione endovenosa e l’uso di siringhe per via percutanea, tuttavia molti incidenti si verificano durante la fase di smaltimento degli aghi e oggetti taglienti contaminati (bisturi monouso, lamette, fialette di vetro, ecc.), per i quali gli operatori devono avere a disposizione e utilizzare appositi contenitori che una volta riempiti dovranno essere chiusi in maniera ermetica e inseriti nel contenitore rigido di maggiori dimensioni per la raccolta dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo.
Questo può essere ottenuto mettendo in atto misure di prevenzione e protezione, in particolare:
Le procedure da mettere in atto per attuare le misure di prevenzione e protezione riguardano principalmente:
- Eliminare l’uso non necessario di oggetti taglienti;
- Fornire dispositivi medici dotati di meccanismi di protezione e di sicurezza;
- Implementare sistemi di lavoro sicuri;
- Attuare le procedure di sicurezza per l’utilizzo e lo smaltimento di dispositivi medici taglienti;
- Utilizzare dispositivi di protezione individuale;
- Procedere alle vaccinazioni necessarie;
- Informare e formare.
Il rischio chimico
I rischi chimici in ambiente sanitario sono principalmente distinti in 4 classi composti da:
- Anestetici per inalazione;
- Chemioterapici antiblastici;
- Disinfettanti e sterilizzanti chimici;
- Composti chimici usati nei laboratori di analisi, anatomia patologica e ricerca.
La valutazione dell’esposizione, l’utilizzo di idonei dispositivi di protezione individuali e la predisposizione di accorgimenti organizzativi e tecnico progettuali diventano elementi imprescindibili dell’utilizzo di questa particolarissima categoria di farmaci.
Il rischio fisico
Il D.Lgs 81/2008 e successive modifiche e integrazioni definiscono come agenti fisici:
- Il rumore;
- Gli ultrasuoni;
- Gli infrasuoni;
- Le vibrazioni meccaniche;
- I campi elettromagnetici;
- I sistemi elettrici;
- Le radiazioni ottiche di origine artificiale;
- Il microclima e le atmosfere iperbariche.
Per quanto riguarda la protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti essa è disciplinata unicamente dal D.Lgs. 230/1997 e sue successive modifiche e integrazioni.
Il rischio da movimentazione dei carichi
Nel caso dei rischi di movimentazione dei carichi, in particolare prima di sollevare o trasportare un oggetto è importante conoscerne:
- Il peso (se supera i valori massimi non va sollevato da soli, ma è preferibile usare un ausilio meccanico);
- La temperatura (se un oggetto è troppo caldo o freddo è necessario utilizzare indumenti protettivi);
- Le caratteristiche del contenitore e del contenuto (se pericoloso è necessario manovrarlo con cautela);
- La stabilità del contenuto (se il peso non è distribuito uniformemente o il contenuto si sposta può derivarne un pericolo);
- Le manovre da evitare (spostare oggetti che impediscono la visibilità, indossare calzature o indumenti inadeguati, ecc.).
Gli agenti di rischio psico-sociale
Tra gli agenti di rischio psico-sociale che troviamo in ambito lavorativo ci sono:
- Lo stress psichico;
- Il lavoro a turni;
- Il burnout;
- Le molestie.
In riferimento alla sindrome da burnout, essa si accompagna spesso a un deterioramento fisco seguito dall’insonnia e dalla depressione, inoltre i disagi si avvertono inizialmente nel campo professionale per poi lentamente scivolare sul piano personale, arrivando fino a casi estremi di suicidio.
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