Come gestire il primo soccorso nei luoghi di lavoro
Il primo soccorso rappresenta una fase importante all’interno del sistema di gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ed obbliga il datore di lavoro a designare e formare gli addetti ed a organizzare il piano di emergenza.
Dall’organizzazione del sistema del primo soccorso aziendale dipende l’attuazione precoce e tempestiva della catena dell’emergenza, in attesa dell’arrivo dei soccorsi avanzati.
Una corretta gestione della fase iniziale di emergenza fa la differenza tra la vita e la morte, tra recupero rapido o prolungato, tra disabilità temporanea o permanente.
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Quali sono gli obiettivi del primo soccorso?
Il primo soccorso rappresenta quindi l’insieme di tutti gli interventi, manovre e azioni che sono messe in pratica da chiunque si trovi ad affrontare un’emergenza sanitaria in attesa del personale specializzato.
Gli obiettivi principali sono:
- Riconoscere una situazione critica, valutare le condizioni della vittima e attivare la catena di emergenza, allertando i soccorsi avanzati;
- Prestare i primi soccorsi utilizzando competenze adeguate;
- Evitare l’insorgenza di altri danni causato da un mancato soccorso o da un soccorso eseguito in maniera impropria.
Designazione, nomina e formazione degli addetti
Il datore di lavoro deve designare gli addetti al primo soccorso come previsto dall’art. 18 del D.Lgs. 81/08 tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell’azienda o dell’unità produttiva.
Il numero dei soccorritori presenti nell’unità produttiva non può essere rigidamente stabilito, ma deve essere tuttavia rapportato al numero dei lavoratori contemporaneamente presenti nel luogo di lavoro ed alla tipologia di rischio infortunistico. Al fine di garantire la presenza di un soccorritore, è previsto un sostituto, con pari competenze per ognuno dei soccorritori individuati.
Formazione efficace
L’infortunio o il malore è un evento che coglie senza preavviso psicologicamente e fisicamente sia l’infortunato che il soccorritore.
La calma per affrontare tale situazione si ottiene tramite una formazione efficace e adeguata e attraverso delle simulazioni di situazioni che potrebbero realmente accadere. Nel caso delle manovre di Basic Life support (BLS), una buona prassi da seguire sono i corsi di Basic Life Support and Defibrillation (BLSD) per non sanitari. Questo ci fa comprendere che la prassi di insegnare a gruppi numerosi solo con lezioni teoriche non è efficace dal punto di vista dell’apprendimento.
Ricordiamo infatti che gli addetti designati devono essere formati con istruzione teorica e pratica per l’attuazione delle misure di primo intervento interno e per l’attivazione degli interventi di pronto soccorso.
Infine, un altro aspetto fondamentale riguarda l’importanza di annotare le situazioni realmente accadute rilevando le eventuali criticità e difficoltà incontrate nella gestione del caso al fine di trovare soluzioni adeguate. Può essere utile annotare, per una eventuale analisi, anche i casi di eventi incidentali, occorsi senza danno diretto alle persone, e le situazioni di emergenze mediche, occorse in assenza di infortunio, sia in lavoratori, sia in eventuali frequentatori esterni.
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