Il defibrillatore è uno strumento che si rivela sempre più indispensabile all’interno dei luoghi di lavoro
In Italia si registrano ogni anno circa 60.000 decessi per morte cardiaca improvvisa, di cui la maggior parte determinate dalla fibrillazione ventricolare, che si risolve solo applicando una scarica elettrica al cuore. In caso di arresto cardiaco è necessario che i tempi di intervento siano il più possibile limitati. Statistiche internazionali riportano infatti che, in assenza di una tempestiva risposta all’emergenza, il tasso di sopravvivenza è basso.
In questi casi il riconoscimento rapido dell’emergenza, l’inizio immediato della rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore semiautomatico (DAE) entro 5 minuti dalla perdita di coscienza hanno ovunque portato ad un rilevante incremento del tasso di sopravvivenza. Ogni minuto che passa dall’inizio dell’arresto cardiaco fa scendere del 10% circa le probabilità di successo della scarica elettrica e dopo dieci minuti i danni subiti a livello cerebrale diventano irreversibili.
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Gli strumenti del primo soccorso
All’intero delle aziende la dotazione di strumenti di soccorso è spesso ricondotta alla presenza di una cassetta di primo soccorso, a volte di un estintore e scarpe antinfortunistiche, se necessarie.
Ma i presidi ordinari di sicurezza si rivelano perfettamente inutili se un lavoratore fosse colto da un arresto cardiaco.
Senza un defibrillatore, l’unica cosa che resta da fare è fare affidamento alla chiamata dei soccorsi, nella speranza di non dover aspettare troppo. Infatti, è proprio il tempo però che viene a mancare quando ci si trova davanti a un arresto cardiaco e come abbiamo già spiegato, i primi 5 minuti sono decisivi per salvare una persona.
Il defibrillatore semiautomatico
Il DAE è un apparecchio intelligente che riconosce la fibrillazione ventricolare e con uno shock elettrico la interrompe. L’apparecchio è in grado di riconoscere il ritmo defibrillabile senza possibilità di errore.
La l. 120/2001 ha consentito l’uso del DAE anche a personale non sanitario, purché formato. La formazione del soccorritore è semplice ed è garantita dal superamento del corso BLSD della durata di 5 ore, con le caratteristiche internazionalmente convenute su contenuti didattici, rapporto allievi/istruttore, esercitazione sul manichino, forme di verifica e di retraining.
La defibrillazione precoce nei luoghi di lavoro
L’esito degli infortuni sul lavoro quindi, dipende non soltanto dall’entità del danno, ma anche dalla prontezza ed efficacia degli addetti al primo soccorso che possono fare la differenza tra la vita e la morte, tra recupero rapido o prolungato, tra disabilità temporanea o permanente.
Questo vale anche per la morte cardiaca improvvisa, evento che in molti casi si verifica sul posto di lavoro. I fattori lavorativi che contribuiscono ad aggravare le malattie cardiovascolari sono:
- il contatto con alcune sostanze (come il monossido di carbonio e il piombo);
- l’asfissia da inalazione di gas tossici, le condizioni lavorative stressanti;
- l’esposizione al caldo o al freddo estremi;
- lo sforzo fisico eccessivo.
Ci sono poi dei fattori di rischio professionali come l’elettrocuzione, che portano alla fibrillazione ventricolare e quindi all’arresto cardiaco.
Predisporre delle misure di emergenza nei luoghi di lavoro che prevedano l’utilizzo del DAE in caso di necessità, permette di:
- aumentare la sicurezza dei lavoratori: il lavoratore può subire un attacco cardiaco improvviso durante l’orario di lavoro e, nel caso di fibrillazione ventricolare, l’unico intervento utile è la defibrillazione attraverso shock elettrico;
- incrementare la rete di accesso pubblico alla defibrillazione precoce: posizionare il DAE nei luoghi di transito e di permanenza di molte persone (centri commerciali, grandi supermercati, aeroporti, stazioni, impianti sportivi, uffici aperti al pubblico, scuole) significa poter intervenire non solo sui lavoratori, ma anche sui visitatori e fruitori delle strutture.
In ogni caso, per garantire un accesso rapido, è necessario che sia chiara a tutti, sia ai lavoratori che ai visitatori, la presenza di un defibrillatore. Esistono a tal fine una segnaletica internazionale e delle teche che è consigliabile utilizzare per rendere visibile e contenere il DAE.
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