Attività tipiche del servizio di prevenzione e protezione così come previsto dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008
Il servizio di prevenzione e protezione dei rischi (SPP) rappresenta l’insieme delle persone, sistemi e mezzi finalizzato all’attività di prevenzione e protezione dei rischi professionali dei lavoratori. Composto dal RSPP (Responsabile del Servizio) e, laddove nominati, dagli ASPP (addetti), i componenti del SPP devono essere in possesso di capacità e requisiti professionali che sono specificati nell’articolo 32 del D.Lgs. 81/2008.
Ha fornire utili indicazioni metodologiche è la Prassi di riferimento, la UNI/PdR 87:2020 dal titolo “Servizio prevenzione e protezione – Attività tipiche del servizio di prevenzione e protezione così come previsto dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008”.
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Le attività tipiche del servizio di prevenzione e protezione
I compiti del SPP, di cui all’art. 33 del D.Lgs. 81/2008, sono descritti in una tabella all’interno della Prassi di riferimento, ove sono elencate le aree di intervento, le attività tipiche e i compiti relativi al SPP.
In generale, le attività tipiche sono le seguenti:
- Esaminare l’assetto organizzativo e la coerenza rispetto alle responsabilità e agli incarichi, aggiornare i documenti relativi a: nomine, designazioni e incarichi specifici degli addetti;
- Individuare leggi e norme in materia di sicurezza applicabili al sistema e acquisire la documentazione tecnica, autorizzativa e certificativa per verificarne la rispondenza;
- Valutazione dei rischi al fine di predisporre/redigere/aggiornare il DVR;
- Definizione delle misure di prevenzione e protezione al fine di predisporre/redigere/aggiornare il DVR;
- Pianificare ed effettuare verifiche documentali e/o in sito per l’adeguatezza dei luoghi di lavoro, delle attrezzature, dell’uso dei DPI, degli impianti, della segnaletica e delle procedure;
- Fornire assistenza in caso di ispezione da parte degli Organi di Vigilanza e Controllo;
- Fornire assistenza nelle procedure di denuncia degli eventi infortunistici;
- Esaminare ed aggiornare la documentazione della sicurezza in caso di fornitura di beni e servizi (DUVRI);
- Rapportarsi con gli uffici legali e/o acquisti, ecc. nonché partecipare alle riunioni di coordinamento in caso di cantieri interni all’azienda;
- Gestire i DPI;
- Gestire i programmi di informazione, formazione e addestramento e pianificare le relative attività;
- Analizzare i dati e le informazioni derivanti dal monitoraggio e controllo operativo;
- Analizzare infortuni, mancati infortuni, diagnosi delle relative cause, nonché rilevare elementi che possono determinare malattie professionali;
- Identificare gli interventi e le azioni correttive, sulla base degli esiti del riesame, ai fini del miglioramento continuo.
Approccio per processi allo svolgimento delle attività del spp
Le attività tipiche di un SPP possono essere organizzate e strutturate in processi. Seguire un approccio per processi contribuisce a garantire una maggiore efficacia ed efficienza nello svolgimento delle attività del SPP, permettendo una gestione sistemica delle stesse e un miglioramento continuo in termini prestazionali e di livelli di sicurezza. L’approccio per processi vuole, inoltre, essere coerente con l’approccio metodologico basato sul ciclo PDCA di Deming. Dunque, i processi e le attività si svolgono seguendo le quattro fasi in cui si sviluppa il ciclo di Deming, contestualizzato nell’ambito applicativo del presente documento:
- Pianificazione (Plan): identificazione e pianificazione degli ambiti di intervento e delle attività tipiche che dovranno essere svolte dal servizio di prevenzione e protezione aziendale sulla base dell’analisi del contesto organizzativo, della valutazione dei rischi e delle misure da attuare ai fini della sicurezza e salute sul lavoro;
- Attuazione (Do): costituisce la fase realizzativa in cui si attua ciò che si è pianificato compresi i controlli operativi sulle misure di prevenzione e protezione e l’applicazione delle procedure organizzative e di gestione degli istituti relazionali;
- Verifica (Check): devono essere verificati i risultati raggiunti attraverso riesami periodici e valutazioni prestazionali;
- Azione (Act): sulla base degli esiti delle verifiche e delle valutazioni prestazionali e dei controlli operativi, devono essere identificate le azioni correttive da intraprendere ai fini del miglioramento continuo.
Di seguito sono elencati i 6 processi fondamentali, all’interno dei quali sono organizzate concettualmente e metodologicamente le attività tipiche individuate in precedenza:
- Analisi e verifica del contesto organizzativo, dei requisiti legislativi e della documentazione (Plan);
- Pianificazione (Plan);
- Attuazione, controlli operativi e verifiche (trattamento del rischio) (Do);
- Gestione delle procedure organizzative e degli istituti relazionali (Do);
- Riesami e valutazioni prestazionali (Check);
- Miglioramento continuo (Act).
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