Luci di sicurezza: cosa sono e a cosa servono
Nelle attività soggette ad assembramento e in tutti i luoghi di lavoro, la presenza di un impianto d’illuminazione di sicurezza rappresenta un presidio fondamentale per tutelare la salvezza degli occupanti e la sicurezza dei soccorritori in caso di emergenza.
È naturale, infatti, partire dalla constatazione che in caso di accadimento di un evento critico l’alimentazione elettrica ordinaria sia non operativa, o perché danneggiata direttamente dall’evento o perché opportunamente disattivata dagli addetti alle squadre di soccorso tramite l’interruttore generale.
La norma UNI EN 1838:2013 inerente “Illuminazione di emergenza” si applica ai sistemi di illuminazione degli edifici destinati all’accesso di lavoratori o di pubblico.
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Tipologie di illuminazione
L’illuminazione di sicurezza è, insieme con l’illuminazione di riserva, parte della cosiddetta “illuminazione di emergenza”. Mentre però l’illuminazione di riserva, essendo deputata a consentire la continuità dell’attività, non ha alcun riferimento con la salvaguardia della vita umana, l’illuminazione di sicurezza si prefigge la tutela dell’incolumità delle persone durante l’evacuazione di un locale così come di coloro che sono impegnati a portare a termine un’operazione potenzialmente pericolosa prima di lasciare l’attività. Nell’ambito dell’illuminazione di sicurezza si può allora distinguere tra illuminazione:
- di sicurezza per l’esodo: destinata ad assicurare che le vie di esodo, in caso di emergenza, possano essere chiaramente identificate ed utilizzate, e che siano allo stesso modo visibili e utilizzabili i presidi antincendio e i dispositivi attuatori d’emergenza;
- antipanico di aree estese: sicurezza destinata ad evitare il panico ed a fornire l’illuminazione necessaria affinché gli occupanti raggiungano un luogo da cui possa essere identificata una via di esodo (particolarmente utile in locali aperti al pubblico, ospedali, case di riposo per anziani, teatri, impianti sportivi al chiuso, ecc.);
- di aree ad alto rischio: atta a garantire l’incolumità delle persone coinvolte in processi di lavorazione o situazioni potenzialmente pericolose ed a consentire la messa in atto di idonee procedure di arresto.
Illuminazione di sicurezza e prevenzione incendi
L’illuminazione di sicurezza può essere considerata un aspetto fondamentale della prevenzione incendi, in quanto durante una emergenza è necessario, fra l’altro:
- tutelare i soccorritori che devono accedere ed operare nelle zone ad alto rischio (per la presenza di sostanze tossiche o corrosive, di impianti di processo pericolosi per superfici ustionanti o organi in movimento accessibili, ecc.);
- consentire agli addetti di mettere in sicurezza macchinari ed impianti nel caso in cui la mancanza dell’energia elettrica e/o della illuminazione ordinaria o la presenza di un incendio potrebbero dare origine ad eventi dalle conseguenze imprevedibili.
Caratteristiche degli impianti
Tra i criteri pratici da seguire nella realizzazione dell’impianto e nel posizionamento degli apparecchi di illuminazione si possono fornire i seguenti suggerimenti:
- curare in modo particolare l’illuminazione dei cosiddetti punti critici dei percorsi di esodo (vale a dire: rampe di scale, cambi di direzione ed intersezione di corridoi, passaggi, uscite, dislivelli, ostacoli, ecc.);
- studiare opportunamente l’altezza di installazione degli apparecchi, di norma ad almeno 2 metri dal piano di calpestio, preferendo l’installazione a parete anziché a soffitto in quanto i fumi prodotti dall’incendio, tendendo a stratificare verso l’alto, offuscherebbero rapidamente le lampade a soffitto;
- prevedere un numero sovrabbondante di apparecchi in quanto il fumo tende ad attenuare la radiazione luminosa (in particolare in presenza di fumi neri prevale il fenomeno dell’assorbimento, mentre per quelli chiari prevale il fenomeno della diffusione);
- privilegiare più apparecchi di illuminazione piccoli, piuttosto che pochi di maggiore potenza; ciò rende l’illuminazione più omogenea ed in caso di guasto di un apparecchio si avrà una minore diminuzione dell’illuminamento complessivo.
Infine, affinché gli impianti di illuminazione di sicurezza, cui come detto è demandato un compito importante nel quadro generale della gestione dell’emergenza, siano sempre in perfetta efficienza, è necessario che gli stessi siano sottoposti ad interventi di manutenzione e verifiche periodiche, a cura del titolare dell’attività.
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