Gli incidenti con i carrelli a conduzione manuale nelle attività di sollevamento e movimentazione risultano sempre più frequenti all’interno dei luoghi di lavoro.
Il transpallet è un’attrezzatura di movimentazione e sollevamento carichi molto diffusa all’interno dei luoghi di lavoro, usata ad esempio per la movimentazione manuale di merci su bancali.
I carrelli a conduzione manuale vengono guidati a piedi attraverso un timone, esistono però anche transpallet elettrici, transpallet che hanno una postazione per l’operatore e transpallet trasversali.
Tutte queste varie tipologie di attrezzature di lavoro presentano d’altra parte diversi rischi per gli operatori, rischi che possono essere aumentati da diversi fattori, in particolare, procedure errate, carenza degli aspetti organizzativi, carenze delle attrezzature e, che possono portare a infortuni, più o meno gravi.
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Transpallet: alcuni casi di infortunio
Di seguito sono riportati due casi tratti da Infor.Mo, relativi, rispettivamente, a una dinamica infortunistica con esito mortale e ad una con esito grave.
Nel primo caso, in particolare, durante la fase di trasporto su una superficie in pendenza di una cisterna di detersivo di circa 750 litri, con l’ausilio di un transpallet manuale non adeguato allo scopo, la cisterna perdeva stabilità e cadeva sull’infortunato procurandogli la morte. Il lavoratore non era stato formato all’uso corretto dell’attrezzatura, per la quale il manuale d’uso e manutenzione vietava l’uso su superfici in pendenza.
I Fattori di rischio evidenziati riguardano in primo luogo la mancanza formazione dell’infortunato e poi l’inadeguatezza del transpallet manuale utilizzato.
Nel secondo caso, in un’area di lavoro erano presenti 5 ribalte e, la mattina dell’infortunio sia l’infortunato che un lavoratore di una cooperativa erano intenti nel carico/scarico merci da uno stesso camion fermo in una delle suddette ribalte. L’infortunato operava mediante un transpallet elettrico uomo a terra, mentre il lavoratore della cooperativa operava mediante un carrello elevatore di proprietà della cooperativa stessa. Nell’area di lavoro erano presenti numerosi pallets a terra che formavano un corridoio tra la zona interna allo stabilimento e la banchina di carico utilizzata.
Non vi erano percorsi adeguatamente segnalati. Ad un certo punto, il lavoratore della cooperativa, che aveva appena scaricato del materiale sul camion, procedeva a marcia indietro sul carrello elevatore e, nel ruotare il mezzo, urtava con le forche la gamba sinistra dell’infortunato che nel frattempo sopraggiungeva mentre movimentava il transpallet con lo sguardo rivolto in senso opposto a quello di marcia. L’urto provocava all’infortunato la frattura della caviglia sinistra.
I Fattori di rischio evidenzati riguardano i percorsi non adeguatamengne segnalati e la movimentazoine del trnsapllet dell’infrtunato con lo sguardo opposto a quello di marcia
Misure di prevenzione
I casi riportati sono emblematici di alcune delle tipologie infortunistiche più comuni quando c’è di mezzo un transpallet. Di seguito sono evidenziate le modalità comportamentali che devono essere attivate per eliminare o ridurre alcuni dei rischi per gli operatori:
- adeguata formazione per il personale addetto;
- utilizzo dei dispositivi di protezione individuale;
- conduzione attenta e responsabile del carrello;
- buona organizzazione della segnaletica orizzontale/verticale;
- segnalazione acustica in prossimità di curve, in luoghi dove transitano altri mezzi, in ambienti angusti;
- carico verso monte durante le discese di dislivelli;
- posa e presa del carico corrette.
Infine, ricordiamo che i carrelli elevatori devono rispettare tutte le disposizioni di sicurezza riportate nelle normative specifiche.
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